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Bonus 20% sulle case da affittare

Ancora una misura del decreto Sblocca Italia sugli immobili e l'edilizia rivolta ai privati. Chi acquista un immobile a destinazione residenziale, sia esso di nuova costruzione oppure ristrutturato, da imprese o cooperative edilizie, avrà diritto a un bonus fiscale che consente la deduzione del 20% del prezzo di acquisto dell’immobile. Il limite di spesa non dovrà superare i 300mila euro e l’acquisto dovrà riguardare persone fisiche. Il beneficio del bonus è riservato anche a chi costruisce l’immobile da destinare alla locazione su un terreno già in suo possesso, o sul quale sia stato riconosciuto il diritto di costruire.
Per contro, la concessione prevede che siano rispettati alcune importanti condizioni. Analizziamo rapidamente le principali.
La non cumulabilità con altre agevolazioni fiscali: decidere di beneficiare della detrazione del 20% esclude l’utilizzo di ulteriori agevolazioni sull’immobile stesso.
Il periodo previsto di locazione deve essere di almeno di 8 anni e a canone concordato.
Il contratto di locazione non deve avvenire tra genitori e figli, o comunque tra due individui con parentela di primo grado.
L’immobile deve essere a destinazione residenziale e non essere di lusso o situato in zone di carattere storico, artistico o di pregio ambientale. Lo stesso immobile non deve essere ubicato presso zone destinate a nuovi insediamenti per impianti industriali o per usi agricoli.
Ulteriore restrizione, l’efficienza energetica. Perché la detrazione sarà possibile solo se l’immobile rientra nella classe energetica A o B.
Nel rispetto di questi limiti e delle caratteristiche richieste, la detrazione sarà ripartita su più periodi di imposta dalla stipula del contratto di locazione concesso, nello specifico 8 quote annuali.
Sempre del decreto Sblocca Italia e di una materia attinente, la modifica che prevede l’esenzione delle imposte di registro e di bollo sulla rimodulazione del contratto finalizzata alla riduzione del canone di affitto inizialmente pattuito. L’imposta di registro di 67 euro e l’imposta di bollo di 16 euro per ogni foglio del contratto non sono infatti più dovute.
E ancora, nel decreto Sblocca-Italia, il “rent to buy”, la locazione finalizzata all’acquisto di un immobile. L’articolo 23 disciplina questa pratica già esistente con il nome di “affitto con riscatto", a maggiore tutela del proprietario sul futuro acquirente. Secondo la nuova legge, il mancato pagamento dei canoni da parte del locatario pari ad almeno 1/20 dei canoni da corrispondere porta alla risoluzione del contratto; lo stesso dicasi per inadempienze da parte del proprietario originario, che ha l’obbligo di vendere la casa dopo il periodo di locazione stabilito, pena la restituzione delle quote di canone percepite.
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