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Bonus sull’acquisto dei mobili confermato per il 2015
È arrivata la sospirata approvazione dal Consiglio dei Ministri al disegno della legge di stabilità che proroga fino al 31 dicembre 2015 la detrazione del 50% sull’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici. Misura che va ad aggiungersi agli sgravi fiscali sulle ristrutturazioni, pari al 50%, e sugli interventi di efficienza energetica, pari al 65% del valore della spesa.
La detrazione sarà divisa in 10 anni e calcolata per una spesa massima di 10 mila euro. Il vincolo, già esistente, è che la detrazione sarà subordinata alla ristrutturazione edilizia per un intervento che sia di manutenzione straordinaria (anche se i 10 mila euro non andranno a decurtare la spesa massima di 96 mila euro delle ristrutturazioni).
Non esiste un elenco di interventi catalogati come “manutenzione straordinaria”: tuttavia non potranno essere considerati tali, ad esempio, la pitturazione della casa, mentre rientra nell’elenco delle operazioni oggetto di detrazione il rifacimento totale del bagno oppure il rifacimento del tetto in una villa.
Il bonus per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici è riconosciuto solo se l’acquisto viene effettuato con bonifico (non deve mancare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario dello sconto fiscale e la partita iva del venditore) oppure con carta di credito (o bancomat): in quest’ultimo caso bisogna fare attenzione a ciò che bisogna conservare come prova di acquisto nel caso in cui il rivenditore non emetta fattura.
Il provvedimento include i mobili acquistati all’estero: nel caso, più che probabile, che il rivenditore non abbia un conto corrente in Italia, basterà un bonifico internazionale che dovrà riportare il codice identificativo attribuito al paese estero (al posto della partita iva o del codice fiscale del soggetto a favore del quale viene effettuato il bonifico), codice fiscale del beneficiario degli sgravi e causale del versamento.
Il bonus sui mobili ha ridato impulso alla ripresa delle imprese italiane del settore, che hanno insistito perché fosse confermata la proroga: per il periodo 2013-2014, la spesa collegata al bonus è stata di 1,9 miliardi, che si è tradotta in circa 10 mila posti di lavoro conservati.
Sicuri gli esperti del settore: tale contributo darà alle imprese italiane un sostegno importante per continuare ad investire sul nostro territorio e a portare in alto il made in Italy, sinonimo di qualità ed eccellenze.