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Mutui no, ristrutturazione sì

09/10/2014
Mutui no, ristrutturazione sì

Comprare casa? Meglio ristrutturare. Questo sembra essere l’orientamento degli italiani in fatto di immobili. Se da un lato il mercato mutui per l’acquisto prima casa sembra dare segni di ripresa costanti ma non eclatanti, le richieste di finanziamenti per ristrutturazione registrano un vero e proprio boom.

Da un lato incide il fattore crisi: in assenza o scarsità di somme da investire, ci si orienta verso un impegno economico meno cospicuo, come può essere la ristrutturazione di un immobile di proprietà. Al di là delle ristrettezze economiche, altri fattori più contingenti spingono i proprietari a ristrutturare.

Primo fra tutti, la politica di agevolazioni perseguita dal Governo già da qualche anno. I lavori di ristrutturazione sono detraibili al 50% della spesa per tutto il 2014; nel caso in cui la ristrutturazione sia rivolta al miglioramento dell’efficienza energetica, le agevolazioni salgono addirittura al 65%. 

Percentuali molto appetibili, da sfruttare sicuramente entro il 31 dicembre dell’anno in corso, anche se sembra che il bonus possa essere prorogato anche il prossimo anno.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, la Legge di Stabilità 2015 dovrebbe prorogare le agevolazioni per la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica rispettivamente al 50% e al 65%.
Lo ha affermato il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi durante le celebrazioni per i 50 anni dell'Autostrada del Sole.

Ad aiutare chi vuole ristrutturare casa ci penserà il Fondo di Garanzia per la casa, attivo nel triennio 2014-2016. Si tratta di una dotazione di 600 milioni di euro, volti a facilitare l’accesso al credito alle famiglie che vogliono acquistare o ristrutturare. Il finanziamento prevede prestiti contro garantiti dallo stato per il 50% della quota capitale.

Da un punto di vista pratico, la richiesta di un mutuo per ristrutturazione non si differenzia molto dal mutuo per acquisto, sia in termini di documenti da presentare sia per quanto concerne l’iter procedurale. Ovviamente vanno allegati alla domanda anche il dettaglio dei costi relativi alle diverse voci e una copia della DIA o della concessione edilizia se si tratta di un intervento più radicale.

Gli istituti di credito prevedono diverse soluzioni, sia in un’unica tranche sia in più tranche ad avanzamento lavori. Volendo fare qualche esempio concreto, utilizzando il comparatore MutuiOnline, con dati al 9 ottobre, per un mutuo ristrutturazione di 70.000 euro su un valore immobile di 300.000, a tasso variabile, da rimborsare in 15 anni, la rata mensile è di 449,84 euro con Gruppo Banco Popolare, 450,65 euro con BNL Gruppo BNP Paribas, 451,42 euro con Cariparma.

A cura di: Alessia De Falco

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