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Il Risk Officer, paladino delle imprese e delle banche

29/09/2014
Il Risk Officer, paladino delle imprese e delle banche

Gestire al meglio i rischi per far crescere le imprese, sia in ambito industriale che finanziario. Questo in sintesi il compito del Risk Officer, una figura sempre più di spicco nelle strategie aziendali. Il contesto economico complesso e globalizzato richiede infatti la capacità di valutare i diversi aspetti organizzativi del rischio, gestendoli secondo una visione unitaria.

In questo contesto nasce il primo “Osservatorio sul ruolo del Gestore dei Rischi Aziendali in Italia”, promosso da RiskGovernance, centro di ricerca, formazione e consulenza in ambito Risk Management e Corporate Governance del Politecnico di Milano, e ANRA,  l'Associazione Italiana dei Risk Manager e Responsabili Assicurazioni Aziendali.

I risultati sono stati presentati durante il Convegno Annuale Anra e hanno messo in luce l’evoluzione del ruolo del Chief Risk Officer (CRO) e di figure equivalenti che siano assimilabili al Gestore dei rischi aziendali nelle imprese italiane. 

Il campione è costituito da un panel di risk manager, o figure assimilabili, di 150 imprese italiane appartenenti a diversi settori e classi dimensionali, con forte prevalenza di imprese non quotate in borsa. Chi è dunque il Risk Officer? L’identikit tracciato dalla ricerca ci rivela che è un professionista, di formazione economica, (24%), prevalentemente di sesso maschile (87% delle aziende analizzate), età media 50 anni, reclutato generalmente per vie interne all’azienda.

Oggi questi professionisti occupano un posto cruciale, in modo particolare nel settore bancario, oggetto dei recenti stress test e dei controlli della vigilanza che a breve diventerà europea. I principali rischi cui far fronte sono rischi di credito, quelli legati ai processi interni, alla concentrazione, reputazionali e di compliance.

Lo scenario che emerge dall’analisi dell’Osservatorio evidenzia sia degli aspetti positivi che negativi. Sicuramente da sottolineare come il risk management sia più integrato nei processi aziendali rispetto al passato e come la figura del CRO abbia guadagnato un buon livello di indipendenza, entrambi segni di maturità culturale.

A cura di: Alessia De Falco

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