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Gli italiani frenano sulle seconde case

Pubblicato il 09/05/2014

Aggiornato il 15/07/2014

Gli italiani frenano sulle seconde case

Per anni il mattone è stato il salvadanaio degli italiani. Secondo le rilevazioni di Banca d’Italia sui bilanci 2012, gli italiani hanno investito in immobili circa 5.125 miliardi di euro. Oggi la crisi impone però di riscattare questi "risparmi" in cerca di liquidità: per liberare risorse, si è costretti a vendere la seconda casa.

L'offerta di case in vendita registra oggi un picco, diametralmente opposto al numero di acquirenti disposti a comprare. Le compravendite di abitazioni nel 2013 sono diminuite drasticamente fino a raggiungere i livelli degli anni Ottanta. Al di là delle offerte sui mutui, particolarmente vantaggiose in questo momento, molti sono i fattori che frenano gli acquisti di un secondo immobile, tra i quali la crescente tassazione sugli immobili.

Gioca dunque un ruolo fondamentale la capacità di catturare l'interesse di chi cerca un immobile, tenendo presente che i tempi di vendita si sono allungati e sono aumentati altresì gli sconti sul prezzo iniziale. Gli operatori oggi sono concordi nel ritenere che almeno il 30% delle trattative sfumate sono da imputarsi a una valutazione non corretta degli immobili stessi. Sicuramente non è il momento migliore per vendere casa, ma esistono comunque accorgimenti che permettono di massimizzare il potenziale dell'immobile, catturare l'attenzione dell'acquirente e garantirsi qualche chance sul mercato.

Intanto occorre essere oggettivi e fare un benchmark sulle quotazioni medie di immobili simili per età, tipologia catastale e stato di conservazione, ovviamente nella stessa zona (tenendo conto che spesso il prezzo di un immobile varia anche da una via all'altra in zone limitrofe). E' inoltre fondamentale comparare listini e borsini prezzi, confrontando i dati rilevati da almeno tre operatori e verificando le transazioni reali concluse nei mesi precedenti. Esistono poi ulteriori fattori che possono incidere nella determinazione del prezzo, per cui bisogna sempre aver presente, all’atto della valutazione, i reali pregi e difetti dell’immobile che chiaramente possono innalzare o abbassare il valore dell’immobile stesso. Un consiglio è di elencarli in dettaglio in una tabella, attribuendo a ciascuno un valore.

Fattori determinanti sono ad esempio l’esposizione della casa, la vetustà dell’immobile, l’assenza di box e di parcheggio, la presenza di servizi e di mezzi pubblici nelle immediate vicinanze. Altri elementi importanti sono poi la presenza di un terrazzo o del parco pubblico sotto casa, che possono incidere fino ad un decimo del valore dell’abitazione. Se da un lato dunque l’offerta in questo momento è ampia, dall’altro bisogna saper scegliere tenendo conto degli strumenti finanziari a disposizione, tenuto conto che nella maggior parte dei casi sarà necessario ricorrere ad un mutuo per coprire il valore totale dell’immobile.

 

 

A cura di: Alessia De Falco

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