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Il risveglio di primavera dei mercati immobiliari: dove investire?

Se in Italia si avvertono solo ora i primi segnali di risveglio del mercato immobiliare dopo due anni di stasi, in Europa questa inversione di tendenza è iniziata già da qualche tempo.
Ovviamente non si può generalizzare, ma in alcuni Paesi si è riusciti ad arginare gli effetti della crisi grazie all’utilizzo delle moderne tecnologie applicate alle costruzioni e a scelte urbanistiche innovative volte a riqualificare intere aree urbane.
Il panorama immobiliare europeo è stato analizzato dalla società di consulenza JLL (Jones Lang LaSalle), specializzata in consulenza professionale e finanziaria, con un focus specifico in servizi immobiliari e gestione di capitali. L’obiettivo? Individuare le città più interessanti dove investire in mattone valutandole attraverso un indice composto da 34 variabili, volte ad esaminare qualità della vita, innovazione e sostenibilità.
Il 40% del test si è concentrato su variabili di breve termine, quali ad esempio la quantità di progetti di riqualificazione, il miglioramento dei servizi e del traffico, l'incidenza di investimenti stranieri nell'economia urbana. La restante parte del modello ha invece preso in esame variabili di lungo termine, quali presenza di centri universitari, capacità di innovazione e presenza di tecnologie e ventur capital.
Il risultato? Londra in testa, come ormai capita da molti anni: grazie alla capacità di attrarre capitale umano ed investimenti nel real estate la capitale britannica è una delle scelte predilette dagli immobiliaristi italiani. Segue, ça va sans dire, Parigi, seguita a ruota e a sorpresa da Mosca e Istanbul. La classifica prosegue con le città più forti in ambito tecnologico e gli hub finanziari: troviamo nella top ten Monaco, Stoccolma, Berlino, Amsterdam, e ancora Dublino, Edimburgo, Oslo e Francoforte.
La combinazione vincente sembra essere il mix equilibrato di innovazione, efficienza delle infrastrutture, tecnologia e stabilità dei prezzi.
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