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Criteri di concessione del mutuo
Per concedere un mutuo, le banche e gli altri istituti di credito valutano diversi parametri, sia di natura legale sia economica.
Per quanto riguarda i primi, i due criteri che vengono presi in considerazione sono la cittadinanza e l’età: per la prima il richiedente deve avere residenza in Italia o cittadinanza in uno Stato membro della Comunità Europea, mentre se ha cittadinanza extracomunitaria deve avere una regolare residenza in Italia. Per la seconda, l’intervallo di età nel quale il soggetto può richiedere un mutuo va dai 18 anni compiuti ai 75 o, a volte, agli 80 anni prima della fine del piano di ammortamento.
Per quanto riguarda i criteri economici e finanziari, i quali sono direttamente connessi alla solidità finanziaria e patrimoniale del richiedente, e quindi alla sua capacità di rimborso alle scadenze convenute del mutuo, le banche valutano:
- Il reddito netto del richiedente e di altri componenti del nucleo familiare, se cointestatari del mutuo: viene considerato sufficiente a sostenere l’importo del mutuo quando la rata mensile del mutuo, calcolata in base al tasso d’interesse rilevato alla data della valutazione, non sia superiore ad un terzo del reddito mensile, al netto di altri impegni di spesa periodici già esistenti (rate di altri finanziamenti, ad esempio). Tale rapporto rata/reddito può essere a volte derogato con soglie più elevate, in caso di redditi elevati, o viceversa reso più stringente se il reddito è più basso e necessita quindi di una quota più ampia che debba essere prudenzialmente salvaguardata per le normali esigenze di spesa della famiglia. Il reddito deve normalmente essere stabile e dimostrabile.
Il richiedente deve però controllare che la banca non preveda un’ulteriore valutazione successiva, con il tasso calcolato nei giorni della stipula, in quanto se questo dovesse essere maggiore di quello relativo alla data di valutazione si potrebbero registrare delle riduzioni dell’importo complessivo concesso; - L’affidabilità creditizia del richiedente: consultando la Centrale Rischi e i SIC la banca prenderà in considerazione i dati relativi al richiedente ed al suo credit scoring, per valutarne la probabile puntualità nei pagamenti, ed effettuerà anche un controllo presso la Camera di Commercio per verificare se il richiedente detenga delle partecipazioni in società ad alto rischio di fallimento;
- Il valore dell’immobile oggetto del finanziamento: tale valore sarà determinato in base ad una perizia oggettiva svolta da un esperto inviato dalla banca, che influenzerà la determinazione dell’importo del mutuo concesso. Tale valore, infatti, rappresenta anche un criterio con cui la banca stabilisce se l’immobile rappresenta una garanzia sufficiente per la concessione del mutuo;
- La presenza di garanzie supplementari prestate da terzi, quali ad esempio la fideiussione o il pegno: più numerose e valide saranno le garanzie offerte, maggiori saranno le possibilità che la banca si dimostri più flessibile per la concessione del mutuo e la determinazione delle condizioni contrattuali.
Gli istituti erogatori valutano anche il futuro e la personalità del cliente, cioè la buona fede, l'affidabilità e la correttezza di chi richiede il mutuo, caratteristiche che se valutate positivamente determinano una maggior probabilità che la richiesta venga accettata.
Ultimo aggiornamento aprile 2020
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