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Immobiliare, c'è una luce in fondo al tunnel

18/01/2017
Immobiliare, c'è una luce in fondo al tunnel

Dopo una lunga crisi, il 2017 potrebbe essere l'anno della ripresa per il settore immobiliare grazie anche alle politiche messe in campo dal governo. A dare linfa al mercato potrebbero essere soprattutto gli investimenti infrastrutturali, visto il rafforzamento degli incentivi fiscali per la messa in sicurezza sismica e l’efficientamento energetico. La Legge di Bilancio, infatti, rivolge grande attenzione all’edilizia e prevede misure che, se pienamente attuate, potranno sostenere la ripresa degli investimenti pubblici e privati nei prossimi anni.

Il quadro resta tuttavia ancora incerto, rivela l'Ance, specificando che non sembrano sussistere le condizioni per un'effettiva ripartenza. Nel 2016, infatti, abbiamo assistito ad una modesta crescita degli investimenti in costruzioni (dello 0,3% in termini reali) e ad una calo della produzione (dello 0,2% nei primi dieci mesi dell'anno). Brutte notizie anche sul fronte occupazione, diminuita del 4,9%, con 600mila posti di lavoro persi dal 2008. Male anche il credito: nei primi nove mesi del 2016 i flussi di finanziamento delle banche hanno fatto registrare un -4,3% nel comparto abitativo rispetto al periodo gennaio-settembre 2015, e un -14,1% nel non residenziale. 

Secondo l'Osservatorio congiunturale dell'Ance sull'industria delle costruzioni, però, nel 2017 potremmo assistere ad un incremento degli investimenti pari allo 0,8%, dato positivo e decisamente superiore alla flessione dell' 1,2% prospettata dalla stessa Associazione dei costruttori edili a luglio. In particolare per l'anno in corso si prevede un incremento delle compravendite pari a 550mila immobili (da 520 mila), dato che conferma la ripresa del settore visto che nei primi nove mesi del 2016 si è registrato un rialzo del 20,4% su base annua. Significativo anche l'aumento registrato nel terzo trimestre 2016 rispetto al pari periodo 2015, del 17,4%, che coinvolge tutte le aree geografiche, con Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli, Palermo, Bologna e Firenze che hanno anticipato la ripresa del mercato immobiliare residenziale mostrando i primi segnali positivi già dalla seconda metà del 2013.

La timida ripresa del mercato immobiliare, spiega l'Ance, è da attribuire, oltre che ai bassi tassi di interesse, anche al rinnovato interesse del mondo finanziario verso il settore immobiliare, riferendosi in particolare all'allentamento delle restrizioni creditizie operato dagli istituti bancari. Secondo i dati di Banca d’Italia nei primi 9 mesi del 2016 i mutui erogati per l’acquisto di un’abitazione registrano un ulteriore e significativo aumento tendenziale del 26,8%.

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Per far sì che nel 2017 si possa assistere alla ripresa, puntualizza poi l'Ance, "appare fondamentale assicurare la corretta attuazione delle misure previste per garantire una rapida attivazione degli investimenti ed evitare nuovi rallentamenti". 

Rinaldo Incerpi, presidente di CNA Costruzioni, lancia invece un nuovo appello al governo chiedendo "un pacchetto di interventi urgenti e straordinari per arrestare l’emorragia e cercare di avviare la ripresa di un comparto che non ha mai intravisto l’uscita dal tunnel”. "Il Governo deve cominciare presto e bene a intervenire su questo settore cruciale per la ripresa economica dell’Italia. La semplificazione burocratica, la trasformazione in credito del bonus per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica, l’allentamento della stretta creditizia, l’alleggerimento fiscale sono i primi ingredienti di un’incisiva politica per il rilancio del settore da mettere rapidamente in campo".

A cura di: Cristina Fortarezzo D'Amicis

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