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Mutui Prima Casa: spread in calo e imposta compravendite ridotta al 2%

Pubblicato il 10/01/2014

Aggiornato il 29/07/2014

Mutui Prima Casa: spread in calo e imposta compravendite ridotta al 2%

Per tutti gli italiani che hanno nei loro progetti l’acquisto della prima casa e che vogliono farlo grazie all’aiuto di un mutuo ci sono buone notizie. Da gennaio 2014 ci saranno due buoni motivi per non rinunciare al sogno di una casa di proprietà.

Sul fronte convenienza mutui prima casa, infatti, gli economisti prevedono che l’abbassamento degli spread, già iniziato negli ultimi mesi del 2013 e che ha visto i tassi mediamente più alti del 3% scendere tra il 2,5 e il 2,6%, continuerà anche nel 2014. Le previsioni  parlano di tassi più convenienti  e di una conseguente ripresa, seppur graduale, delle erogazioni. Inoltre, dal 2014 sul lato compravendite, verranno ridotte il numero di imposte applicabili e cambierà l’imposta fiscale applicabile nei casi di acquisto prima casa, che passerà dal 3% al 2%.

Il D.Lgs. 23/2011, infatti, dal prossimo anno riduce da cinque a due le aliquote applicabili per l’imposta di registro. Le imposte applicabili saranno:

- quella “ridotta” dal 3% al 2% nel caso in cui il trasferimento abbia per oggetto fabbricati ad uso abitativo in presenza delle condizioni per usufruire dell’agevolazione “prima casa” (con l’esclusione di quelle accatastate nelle categorie catastali A1, A8 e A9);

- quella “ordinaria” del 9% per gli altri trasferimenti immobiliari.

La nuova disciplina elimina inoltre tutte le agevolazioni ed esenzioni attualmente previste, anche da leggi speciali, per i trasferimenti in oggetto; l’unica agevolazione ancora applicabile sarà quella relativa alla “prima casa”. Il Decreto in oggetto dispone che, in ogni caso, per i trasferimenti immobiliari a titolo oneroso l’imposta di registro dovuta in misura proporzionale, non possa essere inferiore ad Euro 1.000.

È poi intervenuto anche il D.L. 104/2013 con ulteriori novità in materia di trasferimenti immobiliari, con l’introduzione delle imposte ipotecarie e catastali nella misura fissa di 50 Euro per gli atti assoggettati ad imposta di registro in misura proporzionale. Pertanto, gli atti di trasferimento immobiliare, a partire dal 1 gennaio 2014, sconteranno l’imposta proporzionale di registro in misura pari al 2%, in presenza delle condizioni per l’applicazione dell’agevolazione “prima casa”; niente sarà dovuto a titolo di bollo, tributi speciali e tasse ipotecarie.

Facciamo un esempio, per meglio comprendere la modifica dell’imposta e il risparmio in relazione alla prima casa:

Nell’ipotesi di trasferimenti immobiliari di abitazioni con agevolazioni “prima casa” l’imposta di registro non sarà più pari al 3%, ma al 2% e le imposte ipotecarie e catastali saranno richieste nella misura di 50 Euro ciascuna (in luogo di 168 Euro). Il risparmio di imposta risulta considerevole: su un atto di importo pari ad Euro 200.000, il contribuente sarà tenuto a versare minori imposte per Euro 2.236.

A cura della Redazione

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