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Agenzia delle Entrate: cresce ancora il mercato immobiliare

26/09/2017
Agenzia delle Entrate: cresce ancora il mercato immobiliare

Non sembra arrestarsi il momento favorevole delle compravendite immobiliari, pure se a ritmi meno sostenuti di quelli del 2016, tema di cui ci siamo occupati nella news "Mercato immobiliare: i numeri di un grande anno".

Il mercato del secondo trimestre 2017 registra un rialzo degli acquisti del 3,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un dato calcolato dall'Osservatorio dell'Agenzia delle Entrate. I numeri dicono che nella penisola si sono vendute 145.529 case, con un tasso di variazione più elevato al Sud, +5% e più contenuto nelle Isole, +0,9%: in linea con la media nazionale il nord e il centro Italia (+3,6%). In particolare nei capoluoghi di regione la crescita si è fermata sotto il 3%, mentre nei comuni più piccoli del Nord-Est si è registrato un maggior dinamismo, con un incremento percentuale che ha superato il 6%.

In rialzo anche il valore della superficie acquistata, 15,3 milioni di metri quadri in media e un +3,8% il valore rilevato. La metratura media delle abitazioni compravendute si è attestata sui 105 metri quadri, con il Nord-Est che si distingue ancora una volta con una superficie media di 112 metri quadrati. Al Nord-Ovest il dato più basso, poco meno di 101 metri quadri. Tuttavia la maggior parte dei trasferimenti avvenuti durante il secondo trimestre hanno riguardato le soluzioni immobiliari con una grandezza compresa tra i 50 e gli 85 metri quadri, con oltre il 30% delle transazioni totali. Gli immobili più ampi – più di 115 metri – rappresentano il 16% degli scambi, mentre registrano solo il 9% i monolocali e bilocali di grandezza inferiore ai 50 metri quadri. 

Se diamo uno sguardo alle caratteristiche degli acquirenti, è interessante esaminare un’indagine condotta dal centro studi Tecnocasa che traccia un quadro degli spostamenti effettuati da chi cerca casa. Il Gruppo evidenzia che Firenze e Milano sono le comunità con il tasso più alto di acquisti da parte di soggetti arrivati da altre province, visti i dati del 15,4% e 13%. Bari, Genova, Palermo e Napoli si impongono invece per le maggiori spese immobiliari dei residenti, segnando rispettivamente l’82,2%, l’88,9%, il 90,2% e l’86,7% del totale delle negoziazioni, mentre tra coloro che comprano in città arrivando dall’hinterland si segnala l’ottimo risultato di Verona, che fa segnare una percentuale dell’11%.

Ricordiamo che le compravendite vengono realizzate in misura maggiore grazie alla stipula di un mutuo, un trend di cui ci siamo occupati nell’articolo "Mercato immobiliare, si acquista soprattutto tramite mutuo".Dalla ricerca pubblicata da Bankitalia emerge come la prassi interessi l'80% delle contrattazioni, che coprono il 70% del valore dell'immobile. Guardando le rate mensili pagate dai mutuatari, si nota il calo dai 592 euro osservati nel 2015 ai circa 570 euro dello scorso anno. A influire su questo andamento è stato il continuo calo del tasso di interesse sui finanziamenti, -0,44 punti percentuali e un valore del 2,31%. I tassi sono risultati più elevati nelle regioni del Sud (2,56%) e del Centro (2,46%), mentre quelli più bassi sono stati registrati al Nord (2,18%).

Infine un cenno merita l’ammontare richiesto, con i numeri della Banca d’Italia che ricalcano quelli del CRIF (Centrale Rischi Finanziari) analizzati nella news "Mutui: balzo in avanti degli importi richiesti". La Centrale Rischi ha calcolato a giugno una cifra di 127.280 euro contro i quasi 123 mila euro di un anno fa, un aumento che mette in risalto la ritrovata fiducia dei risparmiatori e il perdurare di condizioni estremamente espansive della politica creditizia degli istituti.

Ricordiamo che i prestiti per la casa più convenienti si trovano tra le offerte comparate su MutuiOnline.it. Considerando al 17 settembre l’ipotesi che un 40enne di Milano richieda 140.000 euro a 20 anni (tasso fisso) per un valore della prima casa di 200.000 euro, risulterà quale migliore soluzione a gestione online quella di Hello Bank!. La rata da corrispondere è di 603,67 euro al Tan del 2,15% e Taeg 2,27%. Le spese da sostenere sono quelle di istruttoria di 200 euro e di perizia per 300 euro. Qualora la scelta ricada sul variabile, si distingue Deutsche Bank che con Mutuo Pratico a Tasso Variabile permette di versare 525,09 euro (Tan 0,96% e Taeg 1,07%). Spese di perizia e istruttoria sono più alte, 950 e 390 euro, con la banca che concede il finanziamento solo a persone fisiche residenti in Italia da almeno 3 anni e di età non superiore a 78 anni alla scadenza del mutuo.

A cura di: Paola Campanelli

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