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Crescono le compravendite e il clima di fiducia

17/05/2017
Crescono le compravendite e il clima di fiducia

Il mercato immobiliare riprende vigore e l’Agenzia delle Entrate nel suo ultimo Rapporto Immobiliare residenziale 2017 realizzato in collaborazione con l’ABI certifica un anno faticoso ma produttivo. Avevamo commentato i primi risultati dell’anno nella news "Le buone notizie del mercato immobiliare", quando un’indagine sul sentiment degli operatori immobiliari aveva rilevato che più della metà degli intervistati, il 53%, aveva previsto un anno positivo, mentre il 33% aveva dichiarato di aver già assistito a un miglioramento. Le azioni intraprese dal Governo per alleggerire la tassazione, i bonus, le agevolazioni fiscali viste in Acquisto della prima casa: risparmiare con le agevolazioni fiscali e l’insieme dei provvedimenti messi in atto per incentivare il comparto immobiliare hanno sortito il loro effetto: +18,9% di compravendite nel 2016 per 534 mila abitazioni acquistate, quando l’anno precedente era stato registrato +6,5% e nel 2014 un piccolo +3,5%. Un volume di affari paria a 89 miliardi di euro, cresciuto dal 2015 di ben 13 miliardi.

Nel Rapporto si scrive che queste rilevazioni "consolidano e accelerano il trend positivo riscontrato a partire già dal 2014, segnando un inequivocabile segnale di ripresa". Positivo anche che la crescita non abbia riguardato solo i capoluoghi di provincia, ma sia stata registrata in maniera diffusa in tutto il Paese, anche nei comuni.

In un momento in cui i prodotti finanziari più solidi perdono redditività e valore, il mattone recupera appeal e torna a essere la scelta di investimento in un nuovo clima di fiducia. È impossibile non menzionare il motivo cardine che hanno favorito questa crescita. Le condizioni del credito, con i tassi dei mutui ai minimi valori e l’atteggiamento di apertura delle banche nei confronti dei risparmiatori. Non è un caso che il 27,3% in più delle abitazioni siano state acquistate ricorrendo a un mutuo, 245.000 unità immobiliari in più del 2015, con il nord-ovest d’Italia che ha raggiunto il record di acquisti di case con un finanziamento: il 36,7% del totale nazionale.

Il calo del tasso di interesse rilevato è stato secondo il Rapporto dello 0,44% rispetto al 2015, raggiungendo il valore del 2,31% e mantenendo una stabilità in tutta la Penisola, con variazioni minime tra le diverse aree geografiche. Più alti i tassi al Sud con il 2,56%, una media del 2,46% al Centro e 2,18% al Nord, i più bassi nella distribuzione geografica.

L’importo medio erogato si attesta, sempre secondo le rilevazioni dell’ABI insieme all’Agenzia delle Entrate, intorno ai 120.000 euro, ma diventa 153.000 euro nelle città del centro Italia. E questo rappresenta un dato importante che ha avuto ripercussioni di rilievo su quello che gli analisti chiamano indice di affordability, la capacità delle famiglie di indebitarsi: non è mai stato così alto, e ha mantenuto gli stessi valori fino a marzo di questo anno, segno che la ripresa è in atto al di là delle oscillazioni dei tassi e dell’andamento dei mercati. Una sicurezza ritrovata, si potrebbe dire, ma anche il revival di un bene che nella cultura degli italiani rappresenta un traguardo della realizzazione personale.

A favore di una scelta più consapevole e corretta del migliore mutuo per ogni differente profilo di risparmiatore, la rete mette a disposizione strumenti utili per una ricerca della soluzione più conveniente. Su MutuiOnline.it è possibile trovare le proposte di oltre 60 istituti di credito, a condizione competitive rispetto al mercato fisico dei finanziamenti. Se supponiamo di effettuare una ricerca al 17 di maggio per un mutuo a tasso fisso di un lavoratore dipendente con finalità di acquisto prima casa – trentacinquenne della provincia di Milano, mutuo di 135.000 euro a 25 anni e valore dell’immobile di 180.000 euro – il prodotto più vantaggioso è quello di Intesa Sanpaolo. Con una rata di 582,11 euro al Tasso del 2,15% (Taeg al 2,33%), Mutuo Domus Fisso applica spese di istruttoria e perizia pari rispettivamente a 700 e 320 euro, finanziando di norma fino all’80% del valore dell’immobile. Per l’erogazione dell’importo non è necessaria la presenza di un conto corrente di pari intestazione, mentre l’erogazione dell’ammontare avviene alla stipula dell’atto notarile.

Se invece si sceglie il tasso variabile, l’opzione migliore è il mutuo di Deutsche Bank che propone una rata di 506,34 euro. Il Tasso applicato è dello 0,96% (Taeg 1,05%), con le spese di istruttoria che ammontano a 700 euro e quelle di perizia a 390 euro. È richiesto l'addebito delle rate presso un conto corrente bancario intestato ad almeno uno dei richiedenti del mutuo.

A cura di: Paola Campanelli

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