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Detrazioni 2017: che succede ai bonus se vendo casa?

Pubblicato il 09/04/2017

Aggiornato il 11/04/2017

Detrazioni 2017: che succede ai bonus se vendo casa?

I bonus fiscali, riconfermati anche per l’anno in corso dalla Legge di Stabilità, hanno sicuramente contribuito a dare nuovo impulso al settore edilizio e alle compravendite.

Per capire il fenomeno, basta dare un’occhiata alle statistiche del Ministero delle Finanze: nel 2016, 8,2 milioni di contribuenti hanno richiesto le detrazioni, in pratica più di un contribuente su quattro (il 27,7%).

Dopo la stasi invernale, si apre ora la stagione dei cantieri, con l’avvio dei principali interventi di ristrutturazione. E’ un buon momento per approfondire questi argomenti in vista del periodo di massima attività edilizia.

Più volte abbiamo affrontato il tema nelle nostre news: in "Mutui: ecco tutte le novità 2017" abbiamo spiegato in che cosa consistono i principali aggiornamenti in materia per l’anno in corso.
Ora riprendiamo le tematiche per qualche approfondimento.

Partiamo da un tema delicato: sapete che succede al momento della vendita di una immobile che ha subito interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione?

L’argomento è disciplinato dall’articolo 16-bis del Tuir, norma-base della detrazione del 36% (maggiorata al 50% fino a fine 2017). Nel comma 8 si specifica che, in caso di vendita dell’abitazione, “la detrazione non utilizzata in tutto o in parte è trasferita per i rimanenti periodi di imposta, salvo diverso accordo delle parti, all’acquirente persona fisica dell’unità immobiliare”. In pratica, il bonus segue la casa.

Bisogna prestare attenzione a questo tema, perchè spesso chi vende beneficia della detrazione ed è opportuno chiarire come procedere all’inizio della contrattazione, al fine di evitare spiacevoli discussioni.
Chiaramente in questi casi l’acquirente è avvantaggiato, perchè può avere più strumenti nella trattativa. E’ tuttavia necessario che abbia a disposizione un reddito abbastanza capiente da generare un’Irpef maggiore dei bonus fiscali.

La detrazione relativa al 2017 e le eventuali rate residue di cui il venditore non beneficia passano all’acquirente che le indicherà nella Dichiarazione dei redditi 2018.

Rientrano in questa norma tutti i bonus casa, al netto di quello al 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici abbinato ai lavori. L’Agenzia delle Entrate lo ha specificato nella circolare 17/E/2015, par. 4.6. 

Va inoltre chiarito un punto riguardante il termine “vendita”: il trasferimento del bonus vale per tutte le ipotesi di cessione, tra cui permute e le donazioni, secondo quanto espressamente previsto dalla circolare 57/1998 delle Finanze.

Restano esclusi i casi in cui si cede solo una quota della proprietà, o la nuda proprietà: secondo quanto previsto dalla circolare 24/E/2004, la detrazione spetta al venditore (circolare 24/E/2004).
E’ escluso anche il caso in cui la quota ceduta permette all’acquirente di ottenere la piena proprietà.

Ricordiamo che per gli interventi di ristrutturazione è possibile accedere a mutui specificamente pensati per questa esigenza.

Il sito MutuiOnline.it permette di calcolare rapidamente preventivi personalizzati e di richiedere informazioni senza impegno.

Nella pagina dedicata ai migliori mutui ristrutturazione è possibile inoltre trovare le offerte più convenienti, aggiornate quotidianamente.

Inoltre viene elencata in dettaglio la documentazione da presentare in caso di manutenzione ordinaria, straordinaria o ristrutturazione con grandi opere.

Ad oggi, 4 aprile, l'offerta più conveniente, ipotizzando una simulazione a tasso fisso per ristrutturazione, durata 15 anni, con importo mutuo 80.000 euro e valore immobile 150.000 euro è di Banco Desio: la rata mensile ammonta a 509,30 euro e Taeg 2,11%.

A cura di: Alessia De Falco

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