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Quanto costa accendere un mutuo?

Pubblicato il 09/03/2017

Aggiornato il 05/12/2019

Quanto costa accendere un mutuo?

L’acquisto della casa richiede sempre più spesso la sottoscrizione di un mutuo, uno strumento di credito a cui fanno ricorso più della metà dei nuovi proprietari di casa e il cui interesse si manterrà alto anche nel 2017 – così come riportato nell’articolo "I mutui aprono l’anno in rialzo".

La sua stipula, come per ogni finanziamento, prevede il sostenimento di una serie di spese richieste dall’istituto di credito che si aggiungono agli interessi sul capitale e la cui entità dipende solitamente dalla cifra richiesta dal mutuatario.

Tra gli oneri da affrontare ci sono innanzitutto le spese di istruttoria, quei costi legati alla fase in cui la banca compie tutti gli atti necessari a stabilire se il mutuo debba o meno essere concesso, come ad esempio vagliare le capacità di credito del richiedente oppure acquisire la documentazione utile. L’ammontare può essere determinato in misura fissa, che oscilla tra i 180 e i 300 euro, oppure variare in percentuale tra lo 0,1% e l’1% dell'importo finanziato; tuttavia non mancano gli intermediari che decidono di considerare tali spese pari a zero.

Oltre a sincerarsi delle condizioni economiche del cliente, la banca effettua una valutazione dell’immobile che servirà a definire la garanzia ipotecaria relativa al bene stesso. L’azione andrà a formare i cosiddetti costi di perizia che vanno dai 200 ai 350 euro, a cui si deve aggiungere l’Iva al 22%, il contributo Cassa Previdenza dal 2% al 4% e le eventuali spese di viaggio del perito (solitamente legato alla banca stessa).

Al momento della sottoscrizione del contratto di mutuo, il richiedente dovrà far fronte all’onorario del notaio che è spesso legato sia alla città in cui si effettua l’operazione, che al valore della casa. In genere si tratta di una cifra che considera diverse migliaia di euro.

Riguardo le tasse sul mutuo bisogna ricordare l’imposta sostitutiva, pari allo 0,25% della cifra concessa dall’istituto, mentre se il prestito riguarda l’acquisizione della seconda casa, il tributo sarà calcolato sulla base del 2% dell’importo finanziato. Da considerare inoltre che l’intermediario erogatore può richiedere la stipula di un’assicurazione a ulteriore garanzia del prestito. La polizza incendio ad esempio è una tutela obbligatoria per legge che consente – in caso di incidente causato da scoppio, vapore, perdite di gas – di essere risarciti, a patto che l’evento non sia causato da negligenze individuali.

Le migliori condizioni sui mutui si trovano su MutuiOnline.it, il sito web che permette di confrontare in modo facile e veloce i prodotti delle varie banche. I preventivi ottenuti danno al cliente la possibilità di scegliere se gestire il finanziamento tramite canale tradizionale (in filiale) oppure online.

Ipotizzando al 2 marzo la richiesta di un lavoratore dipendente – trentacinquenne della provincia di Padova con uno stipendio di 2.000 euro, mutuo prima casa di 115.000 euro a 25 anni e valore dell’immobile di 170.000 euro – risulta quale prodotto più conveniente a tasso fisso quello offerto dalla Cassa di Risparmio del Veneto. Con Mutuo Domus Fisso è possibile versare una rata mensile di 493,05 euro al Tan del 2,1% e Taeg del 2,3%. Le spese sono quelle di istruttoria per 600,00 euro e di perizia per 320,00 euro. Il finanziamento copre fino all'80% del minore tra il prezzo di acquisto e il valore di perizia dell’immobile cauzionale.

Optando per il tasso variabile si nota la convenienza di Mutuo Tasso Variabile Sempre Light offerto da UBI Banca. La rata è di 438,63 euro al Tasso dell’1,1% e Taeg 1,18%, con un vantaggio rispetto al miglior fisso di 55 euro. Le spese di istruttoria ammontano allo stesso importo del precedente prodotto, mentre scendono a 275,00 euro quelle di perizia. I destinatari del prestito sono persone fisiche maggiorenni (soggetti non fallibili) con un’età massima alla scadenza del mutuo di 80 anni.

A cura di: Paola Campanelli

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