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Case, sale la richiesta dei compratori esteri

Pubblicato il 03/02/2017

Aggiornato il 22/10/2018

Case, sale la richiesta dei compratori esteri

Il territorio italiano si conferma uno dei Paesi preferiti dagli acquirenti di immobili esteri. Il dato arriva dal report annuale elaborato da Gate-away.com, il portale immobiliare dedicato agli investitori stranieri che desiderano comprare una seconda casa in Italia, che ha rilevato nel 2016 un aumento delle richieste pari al 53,89%.

“Il dato positivo”, commenta Simone Rossi, direttore generale di Gate-away.com, “conferma i trend che avevamo rilevato nel corso dei mesi e il picco delle ricerche si è verificato principalmente nei mesi di aprile e agosto, anche se il periodo tra febbraio e marzo ha comunque visto un’attività intensa di ricerca. Considerevole il prezzo medio degli immobili valutati, che si attesta sui 428mila euro, mentre notiamo un aumento delle ricerche per case di lusso, oltre i 500 mila euro, pari al 14,50% delle richieste totali. Questo può confermare la nostra idea che l’investimento estero nell’immobiliare italiano sia ancora appetibile”. Lo stesso Rossi evidenzia che oltre il 45% della domanda è arrivata da persone che hanno più di 55 anni, un target che ha maggiori possibilità economiche e che acquista una casa in Italia per vacanze o in vista della pensione. Alta anche la percentuale della fascia di età tra i 25 e i 44 anni, che si attesta al di sopra del 23%.

I potenziali acquirenti esteri sono principalmente tedeschi, il 14,34%, seguiti dagli americani con il 14,25%. Bene anche gli inglesi, 12,83%, le cui richieste seppur in crescita registrano un leggero rallentamento, dovuto probabilmente all’uscita del paese dall’Unione Europea.

Tra le dieci regioni italiane più in voga per questo tipo di mercato si confermano Toscana (15%), Liguria (12,7%), Puglia (11,48%), Lombardia (9,86%), Sardegna (6,98%) e Abruzzo (6,7%). Le new entry del 2016 nella top ten vedono l’Umbria (6,04%), la Sicilia (5,76%) e il Piemonte (5,19%), mentre mantiene la decima posizione in classifica il territorio delle Marche (5,06%).

L’interesse sul mattone ha riguardato anche i residenti sul territorio nazionale, visto l’aumento delle compravendite certificato dall’Agenzia delle Entrate – di cui ci siamo già occupati nell’articolo "Mercato immobiliare, continua la corsa verso la ripresa". I finanziamenti sulla casa con i tassi ai minimi hanno incoraggiato sia l’investimento a scopo di locazione che a uso vacanze come seconda abitazione.

Ricordiamo che i mutui più convenienti sul mercato sono quelli comparati dal sito MutuiOnline.it, che offre ai futuri acquirenti tutte le informazioni sui finanziamenti più adatti alle loro esigenze.

Simulando al 27 gennaio 2017 una richiesta da parte di un mutuatario 40enne di Napoli – acquisto seconda casa, domanda di 110.000 euro da restituire in 20 anni, valore dell’immobile 200.000 euro – si scopre che la rata a tasso fisso più bassa è quella applicata dalla Banca Popolare di Ancona (gruppo UBI), con 540,98 euro. La banca prevede un Tan dell’1,7% (Taeg 2,12%), con costi di istruttoria di 600 euro e di perizia di 275 euro, ma nessuna spesa di gestione periodica. Il prestito è destinato a persone fisiche maggiorenni di età massima, alla scadenza, di 80 anni. Inoltre finanzia massimo l’80% del valore di perizia dell'immobile (fino ad un massimo di 500 mila euro) e comunque non oltre l'importo della compravendita contenuto nel rogito notarile.

Per il tasso variabile si distingue Che Banca! con Mutuo Variabile che offre una quota mensile di 505,79 euro all’1% di interesse (Taeg 1,27%). Non sono previsti costi di istruttoria, mentre quelli di perizia ammontano a 250 euro. Per l’acquisto della seconda casa l’importo finanziabile sarà al massimo del 75% del valore dell'immobile ipotecato. L’istituto richiede, ai fini della concessione del prestito, che il mutuatario disponga di adeguate coperture assicurative contro i danni all’immobile oggetto della garanzia ipotecaria e contro il rischio di disoccupazione a seguito di licenziamento o di inabilità derivante da malattia o infortunio.

A cura di: Paola Campanelli

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