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Ristrutturazione casa: in Italia serve un budget alto

05/10/2016
Ristrutturazione casa: in Italia serve un budget alto

Torniamo a parlare, dopo la news "Il successo dei bonus casa 2016", di ristrutturazione; infatti questa è una tappa quasi obbligatoria per tutti gli acquirenti di un immobile. Sono pochi infatti i fortunati che riescono ad entrare in una casa, non appena costruita, senza dover fare lavori, anche minimi.

Spesso si parte con la ferma convinzione di comprare una casa ristrutturata per avere meno spese e soprattutto meno pensieri, tempi di attesa lunghi e preventivi fluttuanti. Ma poi spesso la casa che colpisce il cuore non è stata ristrutturata come piace a noi o secondo le nostre esigenze e quindi si procede coi lavori.

Un altro ottimo motivo per ristrutturare è il desiderio di rimodernare il proprio appartamento perché finalmente si ha quella disponibilità economica che precedentemente mancava o perché le esigenze di famiglia sono cambiate e quindi anche la casa deve adeguarsi.

Gli incentivi della detrazione fiscale del 50% della spesa effettuata per i lavori di ristrutturazione, gli incentivi per il risparmio energetico e anche quelli del bonus mobili hanno contribuito a spingere gli italiani a vivere la ristrutturazione come qualcosa di meno faticoso e più opportuno. L’Italia, con una spesa media di 44mila euro, si posiziona nella fascia alta della classifica relativa al budget necessario per ristrutturare casa stilata fra diversi paesi a livello mondiale.

Houzz & Home ogni anno sviluppano uno studio sulle ristrutturazione, costruzioni e arredi residenziali. Questa indagine riguarda i progetti di rinnovamento realizzati nel 2015. Lo studio ha raccolto dati su: le spese affrontate in passato e quelle già pianificate, il coinvolgimento di professionisti, gli interventi previsti per il 2016. Il sondaggio è stato effettuato via e-mail tra maggio e giugno 2016 su 229.541 utenti internazionali che hanno rappresentato oltre 40 milioni di utenti unici mensili di Houzz. I dati raccolti si riferiscono alle risposte dei proprietari di case registrati su Houzz provenienti da 14 paesi e che hanno ristrutturato la propria abitazione nel 2015.

In Europa la spesa più alta è del Regno Unito, con una media di 58mila euro, seguita dalla Germania con 57mila. Quella più bassa è riferita alla Russia con 9.750 euro circa. Spagna, Svezia e Danimarca spendono poco più di 26mila euro. Nella fascia alta Francia (37mila), Irlanda (42mila) e Italia (44mila).

Nei paesi extraeuropei rilevante è il basso budget di spesa del Giappone, di quasi 30mila euro; USA e Canada dispongono di una cifra molto più alta, poco più e poco meno di 54mila euro per ristrutturazione.

La liquidità necessaria a sostenere le spese di ristrutturazione viene presa dai risparmi o dai fondi personali in tutti i paesi analizzati con quote percentuali che superano il 71%. La percentuale più alta è della Russia dove attingono ai risparmi il 91% dei proprietari, mentre quella più bassa è della Nuova Zelanda con il 71%.

Diversi paesi e diverse le priorità degli ambienti da ristrutturare. In Europa, glli italiani (32%) e i tedeschi (24%), mediamente, danno priorità a tutti gli spazi interni della casa; i francesi (40%), gli irlandesi (30%), gli svedesi (30%) e gli inglesi (34%) alla camera da letto; i danesi (27%) e i russi (38%) alla cucina; mentre gli spagnoli (29%) al bagno.

Nei paesi fuori dall’Europa, USA e Canada (entrambe con il 29%), Australia (26%), Giappone (30%) e Nuova Zelanda (29%) danno priorità alla cucina.

Il bagno e la cucina restano sempre gli ambienti interni di grande importanza in ogni appartamento, per questo la ricerca ha voluto sapere quanto si spende per rinnovarli (esclusi gli ampliamenti). La spesa media più alta per la cucina, secondo quanto espresso dai proprietari che hanno ristrutturato casa nel 2015, si aggira attorno ai 22.500 euro degli USA, quella più bassa è di 1.655 euro della Russia. In Italia la spesa media per la cucina è di 4.450 euro. Canada, Australia,Nuova Zelanda,Germania Svezia e Regno Unito spendono più di 10mila euro per ristrutturare la cucina; mentre Giappone, Francia, Irlanda e Spagna restano ben sotto a questa cifra.
Anche per il bagno la situazione è simile, il budget più alto messo a disposizione è degli USA, più di 13mila euro; quello più basso della Russia con 1.400 euro circa.

In Italia per il bagno si spende di più che per la cucina, 6.220 euro, una differenza di quasi 2mila euro. Solo la Germania, come gli USA spende mediamente più di 10mila euro per ristrutturare il bagno, tutti gli altri stati presenti nell’indagine spendono una cifra inferiore.

Un altro elemento importante quando si ristruttura casa è l’aiuto dei professionisti, che è ormai considerato indispensabile da tutti i paesi presenti nello studio con una percentuale superiore al 76%. In Europa, la più alta percentuale di proprietari che si sono rivolti a uno o più professionisti per la ristrutturazione è degli irlandesi (94%), quasi il totale di chi ha deciso di intraprendere i lavori; a seguire gli inglesi (92%) e gli spagnoli (90%). Chi invece si rivolge meno ai professionisti, seppur con percentuali molto alte, sono i danesi (76%) e i francesi (79%). Gli italiani ricorrono ai professionisti nell’88% dei casi. Tutti i paesi extraeuropei considerati nel sondaggio si attestano fra l’81 e l’89%.

Quando si iniziano i lavori si stabilisce e si concorda un budget con l’impresa e con i professionisti che svolgeranno le opere di ristrutturazione e si dà inizio ai lavori, ma spesso succedono imprevisti che fanno alzare la previsione di spesa. Vediamo ora come nei vari paesi sono riusciti a gestire il budget di spesa prefissato.

Gli spagnoli (48%) sono i proprietari di casa che sono riusciti maggiormente a rispettare il budget, seguiti dai giapponesi (46%) e dai francesi (44%). All’ultimo posto troviamo i russi (19%). Il 38% degli italiani riesce a rispettare il budget preventivato per la ristrutturazione.
A questo punto è abbastanza prevedibile che siano i russi ad andare maggiormente oltre il budget (48%), mentre i danesi superano più raramente quella soglia (20%). Il 39% degli italiani spende di più di quanto deciso.

I giapponesi e i neozelandesi sono i più virtuosi perché hanno la percentuale più alta di proprietari che riescono a risparmiare spendendo meno del previsto (entrambi il 5%). La percentuale più bassa (entrambi 1%) spetta agli spagnoli e ai danesi e noi italiani ci piazziamo a metà (2%).
Un altro dato è la mancanza di previsione di budget iniziale, in Danimarca ben il 53% non lo decide, mentre in Giappone solo il 18%. L’Italia si pone molto vicina al minimo e quindi al Giappone con il 21%.

Prima di ristrutturare, una casa bisogna possederla. State, per caso, pensando di acquistarne una, accendendo un mutuo? Su MutuiOnline.it è possibile confrontare le offerte di 66 banche e scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

A cura di: Orsola Mallozzi

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