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Il successo dei bonus casa 2016

Pubblicato il 22/09/2016

Aggiornato il 23/09/2016

Il successo dei bonus casa 2016

In un periodo come questo in cui accedere ad un finanziamento per acquistare un'abitazione presenta condizioni particolarmente favorevoli per via dei tassi d'interesse che si mantengono molto bassi, la decisione del Governo di continuare a prorogare i bonus casa sembra vincente.

I due bonus messi a disposizione dei cittadini, la detrazione del 50% sulle ristrutturazioni e del 65% per il risparmio energetico, sono fortemente richiesti, così come si deduce dall’ultimo Rapporto sull’impatto degli incentivi fiscali del Servizio Studi della Camera e Cresme. Secondo l’indagine, nel periodo gennaio-luglio 2016 il Fisco ha operato ritenute per 1.060 milioni di euro che corrispondono a un investimento agevolato di 16.165 milioni, il 23,8% in più sullo stesso periodo del 2015.

La detrazione delle spese di ristrutturazione, da ripartire in 10 rate annuali, può essere effettuata su un importo massimo di 96 mila euro, a cui si può abbinare la riduzione delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica A+ o superiore. Stessa ripartizione in 10 anni per gli interventi di riqualificazione energetica, mentre la detrazione si applica su un valore massimo variabile dai 30 ai 100 mila euro, in base alla tipologia di intervento.

La previsione dell’Istituto per i 12 mesi parla di un investimento di 29,2 miliardi di euro, un vero e proprio record visto che il valore più alto era stato di 28,4 miliardi (registrato nel 2014). La cifra è stata calcolata su un valore atteso di 1,7 milioni di domande dei contribuenti, da suddividere in 1,39 milioni per le ristrutturazioni edilizie e 328 mila per il risparmio energetico.

La relazione mette in evidenza un ulteriore dato interessante. I bonus si rilevano vantaggiosi anche per lo Stato: la politica di incentivazione edilizia e energetica avrebbe infatti generato per il Fisco una plusvalenza di circa 0,3 miliardi di euro.

I risultati incoraggianti sui bonus sono merito anche della diffusa propaganda voluta dal Governo. Più precisamente, il MEF (Ministero dell’Economia e Finanza) ha appena lanciato una campagna di informazione per illustrare ai cittadini non solo la lista e le modalità di applicazione degli incentivi fiscali ma anche le agevolazioni per l’affitto e l’acquisto di una prima casa nel periodo 2016-2017, il tutto spiegato sul sito www.casa.governo.it.

Il riferimento va agli sconti a favore delle persone fisiche che entro la fine dell’anno comprano da un’impresa costruttrice un immobile residenziale caratterizzato da classe energetica A o B. Il premio fiscale consiste in una detrazione dall’Irpef del 50% dell’Iva pagata per l’acquisto, da suddividere in dieci rate annue a partire da quello in cui viene affrontata la spesa.

Per quanto riguarda le locazioni a uso abitativo si possono pagare un’imposta sostitutiva (la cosiddetta cedolare secca) pari al 21% del canone libero e del 10% (fino al 2017) per i contratti a canone concordato. Il pagamento della cedolare secca va a sostituire l’Irpef, le addizionali, l’imposta di bollo e l’imposta di registro.

I benefici riguardano anche chi compra un appartamento ma è già in possesso di un’altra abitazione. La legge di stabilità 2016 ha introdotto la riduzione dell’aliquota per l’imposta di registro dal 9% al 2% (o dal 10% al 4% se a vendere è l’impresa costruttrice), a condizione però che la vecchia casa venga venduta entro 12 mesi dal nuovo acquisto. Il mancato rispetto dell’impegno porta al versamento dell’aliquota ordinaria, oltre a una sanzione pari al 30% della maggiore imposta e degli interessi di mora.

Da non dimenticare i privilegi riguardanti la sospensione della rata dei mutui, grazie al Fondo di solidarietà per i finanziamenti sulla prima casa. Le somme erogate dal Fondo, stanziato per i mutuatari che hanno un reddito ISEE inferiore ai 30.000 euro e che si trovano temporaneamente in condizioni di difficoltà (ad esempio per la predita del lavoro), permettono di sospendere le rate del prestito fino a 18 mesi.

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A cura di: Paola Campanelli

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