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I mutui più convenienti di settembre

Pubblicato il 19/09/2016

Aggiornato il 19/12/2019

I mutui più convenienti di settembre

Le condizioni favorevoli per la stipula di un mutuo, soprattutto grazie alla strategia dei tassi invariati utilizzata dalla BCE, offrono non solo la possibilità alle famiglie di accedere più facilmente al credito, ma trainano anche il mercato degli immobili. 

I tassi dei finanziamenti ai minimi e i prezzi delle abitazioni più abbordabili hanno portato le vendite del settore residenziale nel secondo trimestre 2016 a crescere del 22,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con aumenti record a Bologna e a Milano. Le rilevazioni, effettuate dall’Agenzia delle Entrate, si sposano con l’incremento della domanda di mutui avuta nel primo semestre, in cui si è registrato un +14,6% sul 2015 (dati CRIF).

Una panoramica sulle offerte per acquistare casa arriva dal portale di MutuiOnline.it, il comparatore che permette ai futuri mutuatari di conoscere le migliori proposte delle varie banche in base alla finalità scelta.

Al 19 settembre il mutuo a tasso fisso più conveniente per l’acquisto della prima casa – richiesta venticinquennale di 135 mila euro (valore dell’immobile 180.000 euro) da parte di un milanese 35enne con reddito di 2.600 euro mensili – è Mutuo Fisso di Webank che propone una rata mensile di 584,62 euro con Tan del 2,19% e Taeg del 2,23%. Le spese di istruttoria sono pari a zero, così come quelle di perizia e di assicurazione. Il mutuo è destinato a privati che non superino i 60 anni di età e finanzia fino all’80% del minore tra l’importo d’acquisto e il valore della perizia. L’estinzione anticipata del contratto parziale o totale non prevede l’applicazione di alcuna penale.

Per il tasso variabile si distingue invece IWbank, permettendo al cliente di pagare 524,20 euro mensili al tasso dell’1,25% (Taeg 1,27%): anche in questo caso le spese di perizia sono nulle. Un'ulteriore agevolazione riguarda lo spread applicato al finanziamento che decresce dello 0,05% ogni 5 anni a partire dall’inizio del quinto anno. Il costo dell’istruttoria con importo finanziato fino al 70% è di 600 euro mentre è di 950 euro per un ammontare superiore al 70%.

In caso di acquisto di una seconda casa – finanziamento ventennale di 110 mila euro (valore dell’immobile di 160.000 euro) per un residente 45enne di Roma con reddito di 2.600 euro mensili – l’offerta consigliata dal portale è quella di Intesa Sanpaolo che propone una rata di 538,42 euro con Tan del 1,65% e Taeg del 2,06%. Le spese di istruttoria per un loan to value tra il 50% e il 70% ammontano a 600 euro. Come per la prima casa, IWbank è ancora il più conveniente per il tasso variabile, con una quota di 508,34 euro mensili al tasso dell’1,05% (Taeg 1,27%). Il prestito è erogato alle persone fisiche che alla scadenza della durata contrattuale non superino 80 anni di età.

I finanziamenti per ristrutturazione vedono al top della convenienza l’istituto Veneto Banca che offre un prodotto al tasso fisso dell’1,46% (Taeg 1,74%) e una rata di 495,16 euro. La simulazione (impiegato 35enne, residente a Milano, reddito 2.600 euro mensili, importo mutuo 80.000 euro, valore immobile 150.000 euro, durata mutuo 15 anni) prevede costi di istruttoria dello 0,5% sull’importo richiesto (minimo 500 euro) e di perizia per 128,10 euro. Per il tasso variabile si distingue BancadinAmica, che propone ai mutuatari un interesse sul finanziamento dell’1% (Taeg 1,16%) e una quota mensile di 478,76 euro.

Infine per una soluzione di liquidità – su simulazione di un impiegato 45 anni residente a Milano, reddito 2.600 euro mensili, importo prestito quindicennale 100.000 euro, valore immobile 200.000 euro – si distinguono per entrambe le tipologie di tassi i mutui BNL del Gruppo BNP Paribas. Optando per il fisso avremo una rata mensile di 618,49 euro con Tan dell’1,45% e Taeg del 1,69%. Le spese di istruttoria sono pari all’1% di quanto concesso mentre quelle per la perizia ammontano a 300 euro: l’imposta sostitutiva sarà dello 0,25% o del 2% a seconda che l'importo erogato riguardi rispettivamente operazioni sulla prima o sulla seconda casa. L’entità delle spese non cambia per il tasso variabile, mentre l’importo da versare all’Istituto è di 593,19 euro al Tan dello 0,88% (Taeg 1,11%).

A cura di: Paola Campanelli

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