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Mutui, quasi verso i livelli pre-crisi

17/07/2016
Mutui, quasi verso i livelli pre-crisi

Decollano le richieste di mutui tra gennaio e giugno, complice sia l’abbassamento dei tassi ai minimi storici che il taglio degli spread da parte delle banche; insomma comprare casa adesso è un affare!

Il primo semestre si chiude con un +14,6% rispetto alla prima parte dello scorso anno, segno del ritrovato appeal dell’intero settore. Tuttavia la performance sarebbe stata ancora migliore se nei trenta giorni di giugno non si fosse registrata una contrazione del 4,6% sullo stesso mese del 2015, che però si era distinto per aver fatto registrare numeri straordinari, +81,1%.

Il dato, rilevato dal Barometro CRIF (Centrale Rischi Finanziari), è riferito non solo ai nuovi mutui ma anche alle surroghe che offrono la possibilità di trasferire il finanziamento gratuitamente da un istituto di credito a un altro a condizioni più vantaggiose.

Nel caso in cui foste interessati ad una surroga, su MutuiOnline.it è possibile fare un preventivo per cambiare le condizioni di pagamento del proprio mutuo, traendone un notevole risparmio.

“Nel corso dell’ultimo anno”, commenta Simone Capecchi, Executive Director della Centrale Rischi, “gli indicatori di rischiosità del credito alle famiglie hanno mostrato una ulteriore riduzione rispetto alle precedenti osservazioni, con il tasso di default a 180 giorni che a marzo 2016 per il comparto mutui si è collocato all’1,5%, il livello più basso osservato negli ultimi 4 anni. Questo sta contribuendo a rendere più fluida l’offerta da parte degli istituti di credito a sostegno della ripresa del mercato immobiliare, ancora caratterizzato da favorevoli condizioni di acquisto”.

Confrontando la domanda del 2016 con quella degli anni d'oro dei mutui, la tendenza è dunque verso una progressiva riduzione del gap. In particolare, la differenza con il 2010 era di -19,2% nel 2015 ed è quest'anno pari a -7,4%, recuperando di oltre 12 punti percentuali.

Per quanto riguarda l’importo medio richiesto, le rilevazioni del CRIF registrano segnali controversi. A giugno l’ammontare medio si è portato sui 122.992 euro, una cifra superiore a quanto registrato nel corrispondente mese dell’anno precedente quando si era fermato a 122.671. Tuttavia sembra difficile che nell’immediato si possa ritornare ai livelli pre-crisi, visto che nel 2010 i numeri parlavano di una richiesta media da parte degli utenti superiore ai 140 mila euro.

Su base semestrale si arresta invece il trend di crescita dell’importo medio domandato, pari a 122.519 euro e in riduzione dello 0,5%. Questo dato rispecchia la distribuzione delle richieste per fascia di importo che sempre nei sei mesi vede la preferenza degli italiani per la classe fra i 100 e i 150 mila euro, con il 29,4%.

Per quanto riguarda il range di durata del mutuo si conferma ancora una volta la classe tra i 16 e i 20 anni con il 23,6%, e tra i 21 e i 25 anni, con il 20,7%. Bene anche i prestiti stipulati per un arco di tempo compreso tra i 26 e i 30 anni, che fa segnare 20,6% e denota la propensione dei mutuatari a una rata maggiormente sostenibile.  

Infine, osservando l’età dei richiedenti si scopre che lo scorso mese si è riscontrato una maggior concentrazione di richieste da parte della fascia compresa fra i 35 e i 44 anni, con una quota pari al 36,1%. Complessivamente circa il 63% degli utenti ha meno di 44 anni.

Ricordiamo che per simulare una richiesta di mutuo basta cliccare sulla pagina di MutuiOnline.it e in poche semplici mosse fare una comparazione delle offerte più convenienti dei principali istituti di credito.

A cura di: Paola Campanelli

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