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Mercato immobiliare: cosa dicono gli esperti?

04/02/2016
Mercato immobiliare: cosa dicono gli esperti?

Quello che si è appena concluso è stato l’anno della svolta per il mercato immobiliare italiano, con un’inversione del ciclo negativo degli ultimi anni e una crescita complessiva del fatturato del 3,7% (fonte Scenari Immobiliari).

È emerso durante il Re Italy Winter Forum organizzato a Milano da MonitorImmobiliare, un’occasione di confronto tra Stati Generali del Real Estate italiano dove tirare le somme dello stato di salute del mercato e parlare di sfide e opportunità.

Simon Rubinsohn, capo economista della Royal Institution of Chartered Surveyors - una delle organizzazioni professionali più importanti del mondo per le qualifiche e gli standard di terreni, immobili e costruzioni -, commenta così la situazione dell’Italia: “Milano è già ripartita e anche se non è tra le città che guidano il mercato in Europa, è senz'altro tra le mete sotto i riflettori degli investitori. Per il resto del Paese persiste un po' di ritardo, ma il sentiment è positivo”.

Una visione dettata anche dalla constatazione che l'Italia è l'unico Paese politicamente stabile nell'area del Mediterraneo, con fenomeni di evidente rilievo come quello di Milano e il boom dell’immobiliare dello scorso anno, ma anche con il Sud che sembra recuperare una dimensione di crescita interessante (basti pensare al grande riscontro che ha ottenuto il recupero dei fari dismessi per la trasformazione in residenze o strutture ricettive per il turismo).

Ma il 2015 è stato un anno di ripartenze anche per il credito, con le nuove erogazioni di mutui che hanno segnato il raddoppio: +97,1% sull’anno precedente. Lo rileva l’Abi, l’Associazione delle banche Italiane, che raccoglie i dati di un nutrito campione rappresentativo di banche, l’80% del mercato.

Certo, quello che ha pesato maggiormente nella realizzazione di questi numeri importanti è stato il peso dei finanziamenti di surroghe e sostituzioni, circa il 31% sul totale delle erogazioni. Ma la stessa ribalta l’hanno avuta i mutui a tasso fisso che sono stati i 2/3 delle nuove erogazioni, contro il 25% del corrispondente periodo dell’anno 2014.

Un ammontare complessivo di mutui concessi pari a 49,826 miliardi di euro, contro i 25,283 miliardi dello stesso periodo del 2014, superiore più del doppio anche al 2013, quando ammontavano a 19,085 miliardi e al valore registrato nel 2012 che aveva fatto rilevare 20,712 miliardi di euro di finanziamenti concessi.

Ottimistiche anche le previsioni dell’Osservatorio Nomisma, che parlano di 10 miliardi di euro a trimestre per quest’anno e di un andamento in costante aumento nel biennio 2017-2018: una previsione che rimane circoscritta sa un campione di 13 città italiane rappresentative, al netto di eventuali imprevisti che potrebbero rallentare la crescita: si pensi ai casi di insolvenza o all’eventualità di crediti bloccati.

A cura di: Paola Campanelli

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