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Case, giù i prezzi del 3,4%

13/07/2015
Case, giù i prezzi del 3,4%

L’Istat ha fornito gli ultimi dati relativi al valore delle case italiane: nel primo trimestre 2015, sulla base delle stime preliminari, l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie è diminuito del 3,4% nei confronti dello stesso periodo del 2014.

Come accade dagli inizi del 2013, la diminuzione è dovuta sia al calo dei prezzi delle abitazioni esistenti (-3,8%) che alla riduzione di quelli delle abitazioni nuove (-2,0%).

Rispetto al periodo ottobre-dicembre del 2014, l’IPAB ha avuto una variazione negativa dello 0,7%, facendo registrare il quattordicesimo calo consecutivo: in questo caso, il risultato è frutto di un maggiore ribasso dei prezzi delle abitazioni nuove (-1,0%) su quelle esistenti (-0,5%).

Il Codacons ricollega l’andamento dei prezzi ai prestiti finalizzati all’acquisto della casa: “negli ultimi anni, i mutui per acquisto di abitazioni concessi dagli istituti di credito solo calati del 72%, passando dai 62,7 miliardi di euro del 2007 ai 17,6 miliardi di euro del 2013. Nell’ultimo periodo si è registrata una lieve inversione di tendenza, ma questa appare del tutto insufficiente a far riprendere il mercato immobiliare”. Secondo l’Associazione, il crollo delle erogazioni ha portato a una forte riduzione delle compravendite con conseguenze dirette sul valore degli immobili.

Già lo scorso anno, il consistente calo del valore del mattone era stato rilevato da un’analisi della Fiaip, la Federazione italiana degli agenti immobiliari, che aveva quantificato le percentuali nelle nove maggiori realtà urbane. Cagliari è la città in cui i prezzi delle case sono diminuiti in maggior misura, attestandosi a -15,53%: a Bologna, Genova e Napoli i cali sono rispettivamente pari a 13,79%, 10,67% e 10,33%, mentre Firenze è l’area in cui la discesa è stata più contenuta, con l’1,22%.

A Torino, Roma e Milano gli importi hanno subito perdite nell’ordine del 7% circa.

Con le attuali stime dell’Istat, il calo nazionale dei prezzi degli immobili residenziali rispetto al 2010 raggiunge il -13,7%.

La CGIA di Mestre ha dichiarato che il valore delle abitazioni è crollato di oltre 1200 miliardi di euro negli ultimi cinque anni e che nel contempo le tasse sono salite del 31,2%. In termini assoluti, il carico fiscale sulle case è aumentato di 12,3 miliardi di euro e se nel 2010 era pari a 39,48 miliardi di euro, nel 2014 ha toccato i 51,8 miliardi.

Nello stesso periodo le operazioni di acquisto e vendita sul mercato residenziale sono diminuite del 27,3%, corrispondenti a circa 208 mila unità: per gli immobili strumentali la contrazione ha toccato le 12.500 unità (-25,1%). Questa situazione ha portato effetti negativi anche alle attività economiche che sono strettamente collegate al comparto casa: professionisti dell'edilizia, del legno e del settore dell'installazione degli impianti sono stati costretti a cessare la propria attività o a ridurre la manodopera impiegata.

A cura di: Paola Campanelli

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