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Contenziosi tra banche e clienti: interviene l’Abf

11/12/2014
Contenziosi tra banche e clienti: interviene l’Abf

Risolvere in maniera veloce e con costi minimi le controversie insorte tra istituti bancari e clienti. Questo in sintesi l’obiettivo dell’Arbitro Bancario Finanziario, un organismo creato con legge 262/2005 e promosso da Banca d’Italia. Alla base, la volontà di affrontare i contenziosi senza rivolgersi al Tribunale e senza l’assistenza di un avvocato.

Negli ultimi anni questa figura ha assunto un ruolo di crescente importanza, come testimonia anche una recente ricerca condotta dall’Università Bocconi di Milano: secondo le analisi, il 62% del campione ritiene soddisfacenti le procedure di arbitrato e mediazione, in particolare nel settore assicurativo. Positivo il commento degli intervistati sia in merito alle spese da affrontare sia all’accordo raggiunto con la compagnia. 

Rispetto al giudizio del tribunale, le decisioni dell’Abf non sono vincolanti ma, laddove non venissero rispettate, viene in ogni caso resa pubblica l’inadempienza. L’Arbitro può deliberare su controversie relative a conti correnti, mutui e prestiti personali. Se l’oggetto del contenzioso è una somma di denaro, l’Abf può decidere fino a 100.000. Ha invece facoltà di azione su contenziosi relativi a diritti, obblighi e facoltà senza limiti di importo.

Come funziona il ricorso all’Abf? E’ molto semplice: il consumatore deve inviare un reclamo scritto alla banca. Se la risposta non arriva entro trenta giorni oppure viene fornita in modo insoddisfacente, ci si rivolge all’Arbitro.

Per ricorrere all’Arbitrato occorre versare un contributo alla Banca d’Italia che verrà rimborsato al momento dell’accoglimento della domanda, allegando il  modulo di richiesta con la documentazione per il ricorso e l’attestazione del pagamento.

I tempi di risoluzione della controversia sono decisamente rapidi: entro 45 giorni dall’apertura della pratica, la Banca deve produrre eventuali memorie o controdeduzioni. A 60 giorni dal ricevimento delle note dell’istituto di credito, si chiude l’istruttoria e l’Abf si pronuncia in merito al ricorso.

Se il ricorso viene accolto, la banca ha un termine entro cui adempiere alle decisioni prese. Il cliente può in ogni caso rivolgersi al Tribunale, se non condivide quanto stabilito dall’arbitro.

A cura di: Alessia De Falco

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