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Tasso di Ingresso

Il tasso di ingresso è una promozione che la banca applica all’inizio dell’ammortamento del mutuo e consiste in uno sconto sulle prime rate, o per un limitato periodo di tempo, rispetto al tasso a regime.

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Il tasso di ingresso

Il tasso di ingresso è una strategia commerciale praticata quando la banca o la finanziaria vuole attirare nuova clientela; consiste nell’applicare uno sconto sul costo del denaro per un limitato periodo di tempo, soprattutto nella fase iniziale del piano di ammortamento, dove i consumatori affrontano la maggior parte delle spese. Specialmente nel caso dell’acquisto dell’abitazione principale la prospettiva di una rata più leggera potrebbe essere decisiva, date le spese che normalmente comporta l’operazione, considerando gli anticipi versati al venditore, i costi notarili per la stipula degli atti di compravendita, mutuo e le imposte che ne conseguono.

Il tasso di ingresso rappresenta una offerta promozionale e, in quanto tale, dev’essere accuratamente specificato, in ossequio alle disposizioni contenute nel provvedimento del 9 febbraio 2011 della Banca d’Italia in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari, correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti. L’indicazione dev’essere riportata in tutte le fasi di contatto con il consumatore:

  • fogli informativi;
  • preventivo personalizzato;
  • proposta contrattuale;
  • atto di mutuo.

Rispetto alla normale elaborazione del piano di ammortamento definitivo, riportato nell’atto di mutuo, in presenza del tasso di ingresso saranno specificate due distinte modalità di calcolo relative al:

  • tasso iniziale promozionale;
  • tasso a regime.

Saranno indicati per il tasso a regime la durata del rimborso, la periodicità e l’ammontare delle rate, la composizione del tasso praticato con l’indice di riferimento, ad esempio l’IRS nel mutuo tasso fisso, e lo spread; nel tasso iniziale invece il periodo, il tasso praticato e la rata promozionale.

Ultimo aggiornamento dicembre 2023

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