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Modello 730 e Certificazione Unica

I redditi vengono dichiarati al fisco attraverso la presentazione di moduli che cambiano a seconda del reddito dichiarato; il modello 101 è diventato nel tempo modello CUD e ora CU.

primo piano di computer con modello 730 da compilare
I modelli dei dipendenti o pensionati

Il modello 101 era un modulario attraverso il quale il datore di lavoro certificava i redditi corrisposti al proprio lavoratore dipendente; diventato nel 1999 modello CUD o Certificazione Unica Dipendenti e, di recente, la Certificazione Unica o modello CU, è un documento fondamentale da presentare quando si procede alla richiesta mutuo. Attraverso il modello CU è infatti possibile, per i dipendenti, dimostrare uno dei fondamentali requisiti per richiedere un mutuo, ossia il reddito, che incide direttamente sul profilo di rischio associato alla richiesta e come tale sul calcolo del piano di ammortamento che stabilisce rata e durata.

In sostanza è il documento riepilogativo annuale risultante dalla somma di tutte le buste paga erogate al dipendente, che nello specifico riporta:

  • il reddito imponibile ai fini previdenziali;
  • il totale dei contributi versati dal datore per conto del dipendente;
  • il reddito imponibile ai fini fiscali;
  • il totale delle imposte sul reddito versati dal datore per conto del dipendente;
  • il totale delle imposte locali o addizionali all’IRPEF.

Il modello contiene inoltre tutti i dati del datore di lavoro, che agisce in qualità di sostituto di imposta nei confronti del dipendente, essendo per legge obbligato nel:

  • versare i contributi previdenziali;
  • versare le imposte sul reddito delle persone fisiche;
  • provvedere ai conguagli annuali per la parte determinata dalla retribuzione;
  • applicare i conguagli annuali per le risultanze del modello 730 presentato dal dipendente, qualora abbia rimborsi, come nel caso degli interessi passivi sui mutui o rateizzazioni di imposta.

Un altro contenuto importante è indicazione dell’ammontare del TFR versato al dipendente, con l'indicazione se sia depositato in azienda o se sia destinato alla previdenza complementare. Nel caso di deposito in azienda nel modello verrà indicato, oltre il totale al 31 dicembre, anche l’imposta sulla rivalutazione annuale, il meccanismo che determina una resa del fondo obbligatoria a carico del datore di lavoro, in base alla percentuale stabilita ogni anno dall’INPS.

Ultimo aggiornamento luglio 2023

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