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Interessi corrispettivi

Gli interessi corrispettivi sono i frutti generati da una somma di denaro investita a risparmio, o a credito, con la funzione di remunerare l’investitore o il creditore.

maialino salvadanaio davanti a monete e banconote
Gli interessi corrispettivi

Il denaro è per sua natura un bene economico fruttifero, avendo la capacità di generare una rendita costituita dagli interessi. A seconda della funzione per la quale sono previsti avremo tre fondamentali tipologie:

  • interessi corrispettivi, sono dovuti come corrispettivo per l’utilizzo del denaro da parete del debitore svolgendo quindi una funzione remuneratoria nei confronti del creditore;
  • interessi moratori, sono dovuti dal debitore al creditore per la mancata prestazione nei tempi concordati, svolgendo quindi una funzione risarcitoria di indennizzo per il ritardo, o mora, con cui il creditore ha ricevuto il pagamento;
  • interessi compensativi, determinati con legge in funzione equitativa, per compensare, ad esempio, il ritardo nel pagamento nel risarcimento del danno.

Gli interessi corrispettivi sono applicati nelle libere contrattazioni di mercato, ad esempio nel caso del ricorso al mutuo per l’acquisto dell’abitazione, di un finanziamento per l’auto o del prestito tra privati; dipendono dall’andamento del mercato, dai cicli economici di sviluppo e recessione, dai tassi ufficiali di sconto o dalla variazione di specifici indici di riferimento come l’IRS per i mutui a tasso fisso o l’EURIBOR per quelli a tasso variabile.

Un’altra distinzione riguardo gli interessi è relativa alla modalità con la quale sono previsti per regolare un rapporto, potendo infatti avere interessi:

  • convenzionali che vengono determinati sulla base di un accordo, o convenzione appunto tra le parti, sostanzialmente l’incontro della domanda con l’offerta;
  • legali che vengono applicati senza contrattazione tra le parti e sono stabiliti per legge, come nel caso del saggio di interesse determinato ogni anno con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore ai dodici mesi, tenuto conto del tasso di inflazione, che si applica in tutti quei rapporti in cui l’interesse non è quantificato.

Per completezza tra gli interessi legali sono da menzionare gli interessi usuali, una categoria di interessi stabilita in base agli usi.

Ultimo aggiornamento agosto 2023

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