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Donazione

La donazione è un contratto con cui una parte trasferisce un bene o assume su di sé un obbligo senza ricevere un compenso, arricchendo il patrimonio del donatario per spirito di liberalità.

mano che sorregge una casa
La donazione

La donazione è un contratto con il quale una parte, il donante, dispone in favore dell’altra parte un suo diritto senza uno scambio economico, ipotesi che configura un negozio giuridico a titolo gratuito, proprio perché il donante non riceve il corrispettivo. La donazione, per poter essere considerata tale, deve avere due elementi costitutivi essenziali:

  • soggettivo: è lo spirito di liberalità, - art. 769 Codice Civile - riferito alla coscienza nel donante di compiere un atto di attribuzione patrimoniale senza esserne obbligato;
  • oggettivo: la donazione deve avere come effetto immediato quello di impoverire il donante e, di contro, arricchire il patrimonio del donatario.

La donazione deve essere fatta per atto pubblico a pena di nullità con rogito notarile e si perfeziona con l’accettazione del donante, che può essere:

  • contestuale alla stesura dell’atto redatto dal notaio nel caso di diritti reali;
  • successiva ma sempre con atto pubblico.

L’atto pubblico ha lo scopo di salvaguardare i legittimari che potrebbero avere dalla donazione una lesione nei loro diritti una volta accertata la perdita economica alla morte del donante, ma anche per tutelare lo stesso donante, che può revocare la donazione per ingratitudine o sopravvivenza ai figli.

La legge infatti consente ai legittimari la possibilità di promuovere l’azione di riduzione – art. 536 Codice civile - per reintegrare la legittima lesa da donazioni che eccedono la quota di cui il donante poteva disporre, azione che si prescrive in 10 anni dall’apertura della successione, motivo per il quale spesso le banche non accettano la garanzia ipotecaria su immobili che provengono da donazione, se non è ancora trascorso il termine dei 10 anni dalla morte del donante, considerando la donazione come un titolo di provenienza inidoneo per accendere un mutuo.

Ultimo aggiornamento ottobre 2023

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