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UTE - Ufficio Tecnico Erariale

L’Ufficio Tecnico Erariale era l’organo amministrativo che aveva il compito di quantificare le rendite degli immobili, per poi inserirle al catasto e renderle applicabili per calcolare i tributi dovuti al fisco.

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La rendita catastale

L’Ufficio Tecnico Erariale, noto ai più come U.T.E., era un organo tecnico amministrativo costituito presso ogni provincia come ausiliario dell’amministrazione delle finanze, il cui scopo era quello di attribuire la misura ai beni immobili per ricavarne una stima, con la quale determinare la rendita catastale e trasmetterla all’ufficio del catasto per associarla agli altri dati tecnici, utili per applicare le imposte, come quella ipotecaria nel caso di mutuo.

Con la riforma del Ministero delle Finanze avvenuta nel 2001 con il DL n. 300 del 1999 l’UTE, assieme a tutti i servizi svolti dal catasto, è stato inglobato nell’Agenzia del territorio, una delle nuove quattro agenzie fiscali - entrate, demanio, dogane e territorio - con cui il MEF è stato riorganizzato. Nel 2012 l’Agenzia del Territorio ha cessato di esistere come organo autonomo, essendo stata incorporata nell’Agenzia delle Entrate con la legge 135 del 2012.

L'attività di controllo del patrimonio immobiliare che l’UTE svolgeva consisteva nella verifica della consistenza effettiva, al fine di applicare una tassazione sui beni reali in modo da generare una base tributaria costante nel gettito erariale. I valori attribuiti, infatti, sono la base di calcolo delle norme fiscali nazionali e locali come nell’applicazione ad esempio:

  • dell’IRPEF, sulle proprietà diverse dalla prima casa;
  • dell’imposta di registro;
  • dell’imposta ipotecaria;
  • dell’IMU e dei tributi locali.

Quando si procede con una richiesta mutuo, ad esempio, il notaio verifica la rendita catastale per applicare la relativa tassazione, sia sull’acquisto dell’abitazione che sulla registrazione dell'atto di compravendita in conservatoria, per la registrazione del contratto di mutuo e per la conseguente iscrizione della garanzia ipotecaria.

Ultimo aggiornamento settembre 2023

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